bambino fai la nanna che il babbo vuol dormir.
E' stato il vento a buttare giù la canna
bambino fai la nanna che il babbo vuol dormir.
Sì sì ho capito il vecchio è dormire
appoggio qui il mangiare ritorno lunedì.
Sì sì ho capito il vecchio è dormire
appoggio qui il mangiare ritorno lunedì.
Meglio esser becchi che patir la fame
appoggia li il mangiare ritorna lunedì.
Meglio esser becchi che patir la fame
appoggia li il mangiare ritorna lunedì.
La ninna nanna sopra citata parla di una famiglia toscana degli inizi del 900 composta da padre, madre, figlio e guarda caso anche l'amante.
La donna era solita, avvisare l'amante della presenza del marito, lasciando una canna fuori dalla finestra. Se era in posizione verticale il marito era in casa, se era in posizione obliqua il marito era a lavorare e quindi lei era sola in casa.
Quella sera però dal forte vento la canna cadde in posizione obliqua mentre il marito era ancora a letto.
Quando la donna, che ninnava il fanciullo si accorse che l'amante era fuori davanti alla loro porta e stava per entrare cominciò a cantare la famosa ninna nanna.
L'amante capi al volo e da fuori rispose a tono, intonando la seconda strofa della canzoncina.
Ma il marito che aveva sentito e capito tutto rispose per le rime finendo la famosissima filastrocca.
Bellissima! Me la cantava mia nonna
RispondiEliminaMio suocero la cantava mentre era affaccendato in qualcosa..
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