C'era una volta, in un pollaio nel paese degli Sturli, una gallina di nome Elvira. Ne aveva fatte di uova, lei, in tutta la sua vita, ne aveva sfornate ben 100.000, praticamente, con le sue uova erano cresciuti quasi tutti i bambini del paese!
Nel pollaio, oltre alla nostra gallina, ce n'erano altre due Lucia e Ombretta e infine a capo di tutti il re Alberto, un vecchio e saggio
gallo.
Il padrone delle bestie viveva in casa con due cani innamorati Berto e Mela; tutti i giorni portava il cibo agli animali del pollaio e,
tutti i santi giorni, non si scordava mai di apostrofare Elvira con queste parole "Ehehehehe cara Elviretta mia, ormai ci siamo, gallina vecchia....."
tutti i santi giorni, non si scordava mai di apostrofare Elvira con queste parole "Ehehehehe cara Elviretta mia, ormai ci siamo, gallina vecchia....."
Tutte le volte il pollaio scoppiava in una grande risata, mentre la povera Elvira diventava, giorno dopo giorno, sempre più triste sapendo che prima o poi sarebbe finita nella pentola del contadino.
L'unico che non rideva era Alberto,
lui ne aveva viste passare tante di Lune nel cielo e con la sua grande esperienza e saggezza sapeva cose che i più giovani ancora non avevano appreso, infatti tutti i giorni cercava di consolare la povera gallina distrutta dalla paura dicendole " Elvira cara non disperare, la vita riserva sempre tante sorprese e le cose, gira che ti rigira, non sono mai quelle che sembrano." Ma la bestiola si vedeva già in pentola nell'acqua bollente con cipolle sedano carote ecc.
lui ne aveva viste passare tante di Lune nel cielo e con la sua grande esperienza e saggezza sapeva cose che i più giovani ancora non avevano appreso, infatti tutti i giorni cercava di consolare la povera gallina distrutta dalla paura dicendole " Elvira cara non disperare, la vita riserva sempre tante sorprese e le cose, gira che ti rigira, non sono mai quelle che sembrano." Ma la bestiola si vedeva già in pentola nell'acqua bollente con cipolle sedano carote ecc.
Un giorno Lucia ed Ombretta, che avevano esattamente 3 anni e 6 mesi meno di Elvira, si avvicinarono alla vecchia gallina e deridendola le dissero " Ci dispiace che sei, vecchia cara gallina, ma il tempo passa inesorabile per tutti; ormai le tue penne sono tutte bianche e le unghie delle tue zampe sono lunghissime, devi ritenerti fortunata perché da dove veniamo noi galline vecchie come te non ce ne sono..... le fanno sparire molto prima!" Le due giovincelle si allontanarono sghignazzando ed Elvira si incupì ancora di più.
Venne il giorno e il contadino dopo aver fatto ritorno da pesca,
posò la canna e si avvicinò al pollaio con una sacco in mano, Elvira rabbrividì e il sangue le si gelò nelle vene. Il vecchio aprì il cancello, serrandolo subito alle proprie spalle, si guardò intorno e vide la gallina accoccolata in un angolo del recinto le si avvicino e disse "Cara Elvira, chissà da quanto tempo aspetti questo momento", la poverina scioccata dalla paura non capiva più nulla, " sei riuscita a invecchiare bene in questo pollaio, senza mai finire nella mia pentola, quindi siccome qua da noi si dice che gallina vecchia porta fortuna, da oggi tutto il tempo che ti resta da vivere, lo passerai in casa con me e sarai servita e riverita."
Poi si girò guardò, Lucia e Ombretta e disse "Voi sì che siete galline da brodo, aspettatemi che domani è giorno di festa e può darsi che abbia bisogno di una di voi" poi, come tutti i giorni, tirò quattro manciate di granturco fuori dal sacco, infine prese Elvira e la portò in casa.
Alberto, che sapeva già da tempo come sarebbe andata a finire, se la rideva sotto i baffi, mentre per le due giovani galline, da quel momento, sarebbero incominciate le preoccupazioni.
MORALE
Venne il giorno e il contadino dopo aver fatto ritorno da pesca,
posò la canna e si avvicinò al pollaio con una sacco in mano, Elvira rabbrividì e il sangue le si gelò nelle vene. Il vecchio aprì il cancello, serrandolo subito alle proprie spalle, si guardò intorno e vide la gallina accoccolata in un angolo del recinto le si avvicino e disse "Cara Elvira, chissà da quanto tempo aspetti questo momento", la poverina scioccata dalla paura non capiva più nulla, " sei riuscita a invecchiare bene in questo pollaio, senza mai finire nella mia pentola, quindi siccome qua da noi si dice che gallina vecchia porta fortuna, da oggi tutto il tempo che ti resta da vivere, lo passerai in casa con me e sarai servita e riverita."
Poi si girò guardò, Lucia e Ombretta e disse "Voi sì che siete galline da brodo, aspettatemi che domani è giorno di festa e può darsi che abbia bisogno di una di voi" poi, come tutti i giorni, tirò quattro manciate di granturco fuori dal sacco, infine prese Elvira e la portò in casa.
Alberto, che sapeva già da tempo come sarebbe andata a finire, se la rideva sotto i baffi, mentre per le due giovani galline, da quel momento, sarebbero incominciate le preoccupazioni.
MORALE
FAVOLE CON LA MORALE "ELVIRA E VENNE IL GIORNO"
Recensita da BORZANI ALESSIO il
15 Aprile
.
UNA BELLA SORPRESA RALLEGRERA' LA VITA TRISTE DI UNA GALLINA SFORTUNATA.
FAVOLE CON LA MORALE "E VENNE IL GIORNO"
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una canzoncina, qualsiasi cosa che ti ricordi l'infanzia, oppure
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